EX CASERME, LE PROPOSTE DI CONFESERCENTI

02.07.2013 19:55

SULMONA - "In riferimento ai numerosi articoli di stampa, che negli ultimi giorni hanno vivacizzato il dibattito tra i cittadini, imprenditori e amministratori, riferiti alla destinazione d’uso delle ex Caserme presenti in Citta, la Confesercenti Territoriale di Sulmona, a seguito di confronto e dibattito tra gli associati, propone quanto segue"si legge in una nota giunta in redazione a firma del vice presidente provinciale Pietro Leonarduzzi:

a. Le strutture militari e le loro pertinenze non vanno assolutamente riconvertite a edifici residenziali, in quanto la richiesta di immobili da adibire a civili abitazioni è in forte calo, come in calo è il valore immobiliare delle stesse; numerosi sono, infatti, gli appartamenti invenduti a causa di un mercato statico;

b. Le stesse andrebbero utilizzate per lo sviluppo integrato del turismo e l’implementazione strategica della cultura che la Città di Sulmona ha come potenzialità innata;

c. Le ex Caserme potrebbero anche essere utilizzate per ospitare Uffici pubblici, affinché possano essere riportati i cittadini nel cuore della Città, rendendo un buon servizio agli esercizi commerciali ed alle botteghe artigianali del centro;

d. Gli spazi resisi disponibili per le dismissioni militari potrebbero anche essere destinate ad ospitare Facoltà universitarie compatibili con il territorio, nonché Scuole di Alta formazione, Istituti Superiori e Poli formativi legati ai mestieri dell’artigianato tipico e del settore alimentare e dell’enogastronomia.

La Confesercenti Territoriale di Sulmona è favorevole alla proposta del Sindaco che vede nelle ex caserme, spazi idonei ad ospitare anche uno spazio fieristico permanente che permetterebbe alle imprese di implementare ed acquisire nuovi spazi di mercato, anche a livello internazionale.La Confesercenti non è favorevole ad un eventuale utilizzo degli spazi delle ex caserme quali parcheggi di autoveicoli.Fin da ora la Nostra Associazione è disponibile ad un confronto con il Sindaco e con l’intera Amministrazione per trovare un punto di equilibrio e di svolta per l’intera economia locale, affinché si possa rispondere alla crisi con una strategia impattante".

 

 

 

 

 

 

 

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