MASCI, HA VINTO LA CITTA’ E CHI LA AMA
SULMONA -Pubblichiamo una nota giunta in redazione del consigliere comunale Vittorio Masci" Al termine della seduta del consiglio comunale che ha approvato gli strumenti di bilancio ho visto dirigenti e personale del Comune commossi, lavoratori emozionati e qualche sorriso (finalmente).Ha prevalso il buon senso, e soprattutto la cocciutaggine di parte della maggioranza che ha riportato per ben tre volte il provvedimento in aula, e di un assessore e del personale della sua ripartizione che si sono spesi ventiquattro ore al giorno, in un lavoro di quotidiana sistemazione della delibera.Ha perso chi voleva anteporre agli interessi della Città quelli di parte: dal consigliere lacivitiano, rancoroso per quanto accaduto al suo mentore (evocava ogni consiglio l’episodio), desideroso di riservare identico destino all’attuale primo cittadino; al consigliere socialista, troppo impegnato nel sondaggio personale e quotidiano su una sua possibile candidatura a Sindaco, così come gli altri della minoranza che a tanto aspirano (sarà un problema metterli d’accordo!). Ha perso, e spiace dirlo, anche il consigliere renziano, dal quale ci si aspettava, proprio per la novità che vorrebbe rappresentare, uno scatto di orgoglio, un distinguo, e che si è invece rifugiato in vecchi schemi partitici.E’ fallito il tentativo di anteporre agli interessi della Città quelli di bottega della vecchia politica", ha continuato Masci. "E la città deve saperlo. Perché la minoranza consiliare non si è opposta alla approvazione del documento solo perché il Sindaco ha annunciato le sue future dimissioni, ma il documento NON LO HA APPROVATO.Se gli uffici avranno quanto necessita per operare, se le scuole saranno riscaldate, se le mense forniranno pasti, se i lavoratori delle cooperative potranno tirare un sospiro di sollievo e passare un buon Natale, se ci sarà la raccolta dei rifiuti ed il trasporto soprattutto per gli anziani, questo lo si dovrà solo alla maggioranza.L' opposizione si è dedicata allo sport preferito della politica sulmonese: impallinare le amministrazioni, trascurando i problemi quotidiani dei cittadini.E constatato che, paradossalmente, la minoranza non aveva i numeri né per sfiduciare il Sindaco né per sciogliere il consiglio con le dimissioni dei suoi consiglieri (in quanto alcuni di loro non erano disposti a queste ipotesi) ha ricattato il Sindaco (non trovo altro termine che descriva meglio l’accaduto) promettendogli astensione in cambio delle sue dimissioni.Con una sola conseguenza.Il vero vincitore è proprio il Sindaco Fabio Federico, che non ha esitato di fronte al rischio di paralizzare la città e di far perdere il lavoro a circa 70 persone a dimettersi. Roba da altra epoca, che molto si allontana dalla politica preelettorale dei gruppi di minoranza.Per strada, uscendo dal Consiglio, ho incontrato cittadini, anche di Centro sinistra, letteralmente indignati per il comportamento dei gruppi consiliari di minoranza, ed ancor più della ipotesi che la città, per beghe elettorali, sia ancora una volta (la terza di seguito) commissariata, seppur per poche settimane.E con questa Città che la politica locale e coloro che pensano di essere degni di sostituirsi alla attuale amministrazione dovranno confrontarsi.Ed allora sentiamola la città, prima di consegnarla ancora una volta in mano ad un burocrate, piegandosi ad un ricatto.Se si devono raccogliere delle firme contro il commissariamento, io sono il primo a metterla.Poi verranno le elezioni. Che siano i cittadini, e non le manovre di palazzo, a scegliere chi deve amministrare Sulmona".