CARCERE, DETENUTI DIVENTANO ATTORI

30.05.2013 19:48

SULMONA - La Casa di Reclusione di Sulmona, con l’accreditamento del Comitato Nazionale "d’Annunzio 150", presieduto dal prof. Giordano Bruno Guerri e la collaborazione della Piccola Istituzione Teatrale "E.Flaiano", del Rotary Club di Sulmona, ha presentato questa mattina il progetto di formazione e integrazione con il territorio" La poesia che ritorna, per salvare il mondo"Il recital, in omaggio al grande Poeta, è inserito nella programmazione degli eventi celebrativi del Comitato Nazionale "d’Annunzio 150" per il 150 Anniversario della nascita di Gabriele d’Annunzio.Alla conferenza stampa erano presenti Massimo Di Rienzo, Direttore della Casa di Reclusione di Sulmona, Fiorella Ranalli, Capo Area educativa della Casa di Reclusione di Sulmona, Pierluigi Rizzo comandante della Polizia penitenziaria, Daniela Di Cioccio, Presidente Rotary Club di Sulmona e Vilma Maria De Sanctis, Direzione Artistica Piccola Istituzione Teatrale "E.Flaiano".Il recital che coinvolge 11 detenuti AS1 (alta sicurezza)della Casa di reclusione di Sulmona, alla loro prima esperienza tetrale, si terra all'interno del carcere il 23 luglio prossimo.I detenuti volontari hanno iniziato da metà aprile la preparazione dello spettacolo due giorni alla settimana per cinque ore."L'obiettivo di questo progetto è quello di aprire il carcere a esperienze di un certo spessore culturale rendendo permeabile il carcere a segnali, stimoli e messaggi culturali"ha affermato il direttore del Carcere Massimo Di Rienzo."Destinatari sono i detenuti perchè proprio quelle esistenze che molto spesso hanno vissuto episodi, fatti traumatici e drammatici, possono aver bisogno di una rigenerazione che puo' venire proprio da una pratica alla cultura"ha spiegato Di Rienzo."Il Rotary ha come scopo qullo di servire al di sopra degli interessi personali e interagire con il proprio territorio"ha spiegato Daniela Di Cioccio."Per cui noi per la prima volta abbiamo voluto coinvolgere la casa di reclusione della nostra città.Sono stati alcuni soci a sollecitare questa esperienza nei confronti deio detenuti"ha aggiunto la Di Cioccio."Questa è un'eperienza che servirà ad arricchire loro e anche noi stessi.Inizialmente ci è sembrato un po ardito coinvolgere degli ergastolani, ma abbiamo voluto crederci e vista la disponibilità e l'apprezzamento del direttore del carcere alla nostra iniziativa , abbiamo iniziato questo percorso che terminerà il 23 luglio con la messa in scena del recital a cui sarà invitata la cittadinanza, previa richiesta e autorizzazione.Il Rotary è intervenuto nella parte economica, grazie anche al contributo delle banche locali BCC e Carispaq, che si sono dimostrate sensibili finanziando questo progetto e a sponsor privati".

 

 

 

 

 

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