ESEGUITE QUATTRO ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE PER DROGA ED ESTORSIONE A SULMONA

07.06.2013 16:34

SULMONA - Alle prime luci dell’alba di stamane i militari del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Sulmona, coadiuvati da unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Chieti, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di:1. H. R. del 1974;2. H. F. del 1982;e due ordinanze di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di:3. H. D. del 1969; 4. S. R. del 1983.Nel medesimo contesto sono stati eseguiti due sequestri preventivi di due auto di grossa cilindrata in uso ai primi due arrestati. I reati contestati sono quelli di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti continuato. I quattro, tutti di origine albanese ma da tempo residenti a Sulmona, secondo l’accusa avrebbero ceduto sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana a consumatori di Sulmona. Nei confronti di H. F., inoltre, i militari sono riusciti a raccogliere un preciso quadro indiziario inerente il reato di estorsione. Questi, infatti, in una circostanza ha costretto con minacce un’acquirente di sostanza stupefacente a farsi consegnare un’ingente quantitativo di denaro quale prezzo maggiorato per la cessione della predetta sostanza.

Le indagini, cominciate già da dicembre dello scorso anno e terminate nel maggio scorso, coordinate dalla dottoressa Aura Scarsella, procuratore capo facente funzione della Procura presso il Tribunale di Sulmona, sono state oltremodo complesse. Infatti gli acquirenti utilizzavano in minima parte i canonici linguaggi criptici per ordinare la sostanza stupefacente. Infatti gli acquirenti spesso effettuavano soltanto degli squilli ai propri "pusher" che, in relazione al cliente che faceva squillare il telefono capivano il tipo ed il quantitativo di sostanza stupefacente da consegnare nonché il luogo di consegna stabilito in precedenza. Uno spaccio, quindi, per così dire "silenzioso", che gli arrestati sono stati scaltri a tenere occultato. La sostanza, inoltre, non era detenuta nemmeno in casa o edifici e terreni in uso agli arrestati o a persone a loro vicine. Grazie a diuturni servizi di osservazione, controllo e pedinamento posti in essere dai militari si è riusciti a capire che il "nascondiglio" erano di volta in volta muretti a secco, una cabina per la gestione dell’ energia elettrica nell’agro Sulmonese ed una cava dismessa. Le intercettazioni telefoniche, quindi, hanno contribuito in minima parte a fornire il quadro indiziario sufficiente a far scaturire gli arresti. Nello stesso provvedimento dell’autorità giudiziaria è stato disposto il sequestro preventivo delle auto summenzionate poiché hanno costituito, durante le indagini, il mezzo mediante il quale i soggetti che ne avevano la disponibilità ponevano in essere il trasporto della droga e l’attività di spaccio.

L’indagine ha consentito complessivamente di:

- arrestare in flagranza di reato 2 persone;

- denunciare in stato di libertà 5 persone;

- segnalare ai sensi dell’art.75 DPR 309/90 complessivamente 9 assuntori di sostanze stupefacenti;

- sequestrare 83 grammi di cocaina;

- sequestrate 10 grammi di hashish;

- sequestrare 5 grammi di marjiuana.

Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati associati all’Istituto penitenziario di Sulmona ad alle abitazioni ove sono stati sottoposti agli arresti domiciliari tutti a disposizione dell’autorità giudiziaria mandante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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