STUDENTI DEL VICO INCONTRANO GIUSEPPE AYALA
SULMONA – Erano in 600 gli studenti del Liceo "Giambattista Vico" che questa mattina hanno sfilato, a partire dall'istituto, per le vie di Sulmona fino al cinema Pacifico dove si è svolta "Lagalmente" la 3° Giornata della Legalità contro le mafie e l'illegalità. In testa al corteo i ragazzi portavano l’albero della legalità, in cui nel corso della manifestazione sono stati posti dagli alunni dei foglietti con pensieri sulla legalità.Ospite d'onore della manifestzione il giudice Giuseppe Ayala, pubblico ministero al maxiprocesso del 1992 contro la mafia. "La legalità è una scelta etica è un valore" ha ricordato Ayala."Io ho inventato lo slogan la < legalità conviene > nel senso che il problema fondamentale del nostro paese è che noi conviviamo con un tasso di illegalità che è sconosciuto a qualunque democrazia occidentale" ha aggiunto Ayala."Due numeri, ogni anno la corruzione in Italia fattura 60 miliardi di euro, l' evasione fiscale ha superato 130 miliardi di euro e le mafie fatturato 140 miliardi di euro.E' chiaro che questa è una palla di piombo che pesa sull'economia del paese, sulla vita sociale e politica, quindi è un nodo fondamentale da sciogliere, per sperare che questo paese si riprenda.Credo che la formazione della generazione degli adulti e la classe dirigente di domani, con la consapevolezza della straordinaria importanza per la salute della democrazia, è legata al rispetto del reo da parte di tutti, anche nella piccola quotidianità"ha proseguito Ayala."Penso che questo sia un modo di aiutare questo paese a risollevarsi. Se ho potuto dare un contributo a far capire loro quanto è importante la legalità in un paese, io mi sento utile e quindi per questo lo faccio volentieri" ha concluso Ayala.Nel corso della manifestazione i ragazzi della Vico Music Band hanno suonato il "Don Raffaé" di Fabrizio De André e sono stati proiettati dei video con intervista a Giovanni Falcone. La preside dell’Istituto Caterina Fantauzzi ha presentato alla numersosa platea il giudice Ayala ripercorrendo le tappe più importanti della sua carriera."I ragazzi hanno formato un corteo silenzioso omaggiando le vittime della mafia (video)" ha ricordato la Fantauzzi."Siamo qui per incontrare davvero una persona speciale il giudice Ayala.Per vincere lo Stato deve mobilitare le forze migliori delle istituzioni e anche noi apparteniamo alle istituzioni, siamo l'istituzione scolastica e quindi ci sentiamo direttamente chiamati in causa" ha aggiunto la Fantauzzi."Noi viviamo in un territorio in crisi, in cui spesso si verificano episodi riguardo il mondo della illegalità, episodi che vedono in molti casi protagonisti giovani che magari hanno lasciato la scuola.Ed è per questo che la scuola ha una grossa responsabilità, si deve impegnare in primo luogo alla lotta alla dispersione scolastica e al compito educativo che quello di prevenire qualsiasi comportamento illegale, diffondendo la cultura della legalità con una serie di iniziative.La scuola si deve impegnare inanzitutto nello sviluppo delle competenze di cittadinanza, che rendono forti i giovani e non li rendono manipolabili da nessuno"ha concluso la preside.